XIII Congresso Sun
Enzo Palminteri1, Elisa Berdondini1, Serena Maruccia2, Lorenzo Larocca3, Luca Iannotta4, Giorgio Franco4, Vincenzo Gentile 4, Simona Ceccarelli 5, Cinzia Marchese5
Department of Urology, IRCCS Policlinico San Donato, Milan, Italy
Introduzione:
Nella chirurgia ricostruttiva dell’uretra sono stati impiegati negli anni diversi tessuti di sostituzione tra cui la cute genitale ed extragenitale, la mucosa vescicale e la mucosa buccale (MB). La cute prepuziale è impiegata frequentemente, ma il suo prelievo può essere causa di complicanze estetiche peniene. Inoltre il suo impiego può essere controindicato nei casi di Lichen Sclerosus (LS) o nei pazienti circoncisi (1, 2). Attualmente la MB è considerata il tessuto di sostituzione uretrale gold-standard grazie alla facilità di prelievo ed alle caratteristiche istologiche che lo rendono idoneo alla chirurgia riparativa dell’uretra (3, 4). Tuttavia bisogna considerare che il prelievo può essere causa potenziale di complicanze orali e, inoltre, esiste un limite alla lunghezza del tessuto che può essere prelevato. In questi anni la ricerca nel campo dell’ingegneria tissutale si è rivolta al tentativo di creare un tessuto che potesse avere le caratteristiche istologiche della mucosa buccale e dimensioni adeguate, ma senza il rischio delle complicanze legate al prelievo (5). Presentiamo la nostra esperienza preliminare con l’impiego di MB autologa nella chirurgia ricostruttiva uretrale.